Presentato il progetto di riqualificazione di Santa Restituta
- UC Mudis
- Luglio 25, 2025
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Pubblicato il bando per individuare operatori economici per il Progetto di fattibilità tecnico ed economica (PFTE) per il miglioramento e adeguamento sismico del complesso edilizio.
Santa Restituta a Lacco Ameno rinasce grazie a un intervento di riqualificazione strutturale e valorizzazione culturale, volto a garantire la sicurezza del sito e a restituirne la piena fruibilità, nel rispetto del suo valore storico e identitario. Il complesso, di grande rilevanza storico-culturale, si estende su circa 3mila mq e comprende la basilica, la casa comunale, la torre e un’area archeologica al piano ipogeo della chiesa.
Il programma di valorizzazione del compendio è stato presentato questa mattina durante un evento che si è svolto all’interno della basilica, aperto alle istituzioni, ai cittadini e ai media. Sono intervenuti il Sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale, il Commissario Straordinario per gli interventi di riparazione, di ricostruzione, di assistenza alla popolazione e di ripresa economica nei territori dell’isola d’Ischia post sisma e post frana Giovanni Legnini, il Direttore dell’Agenzia del Demanio Alessandra dal Verme, il Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli e per le province di Caserta e Benevento Mariano Nuzzo, il vescovo di Pozzuoli e Ischia Monsignore Carlo Villano.
La gestione dell’intervento è affidata a un Tavolo Tecnico permanente presieduto dal Commissario Straordinario, di cui fanno parte la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, che coordina le attività nell’area archeologica, il Comune di Lacco Ameno e la Diocesi di Ischia che sono i principali beneficiari della rifunzionalizzazione del museo archeologico e del miglioramento sismico della casa comunale e l’Agenzia del Demanio in qualità di soggetto attuatore con un ruolo centrale nella progettazione, nelle indagini e nella redazione del PFTE per adeguare sismicamente gli edifici e trasformare l’area archeologica in un museo accessibile e integrato nel contesto urbano. L’evento è stato occasione per presentare anche l’avviso di manifestazione d’interesse per l’acquisizione del progetto PFTE del complesso edilizio e un DOCFAP (documento di fattibilità delle alternative progettuali) per la sistemazione della piazza, pubblicato sul sito dell’Agenzia.
Per avviare i lavori all’interno dell’ipogeo della Basilica sono stati protetti circa 15mila reperti, risalenti a oltre 3mila anni fa, collocati in 750 cassette e trasferiti dalla Diocesi di Ischia al museo di Villa Arbusto. Questo ha consentito di iniziare le indagini preliminari e l’audit sismico ed energetico i cui risultati confluiranno nel DIP (documento di indirizzo alla progettazione) per l’affidamento del PFTE che dovrà definire la migliore soluzione progettuale per la definitiva messa in sicurezza sismica e riqualificazione.
Con un investimento di 11.217.200 euro, il progetto è stato finanziato dal Commissario Straordinario Giovanni Legnini, nell’ambito della ricostruzione post-sisma del Comune di Lacco Ameno (Ordinanza Speciale 2/2023).
L’Agenzia del Demanio ha guidato un articolato percorso tecnico: dalla conoscenza approfondita del complesso, ottenuta tramite rilievi e indagini specialistiche, alla definizione del progetto di fattibilità. Un intervento che integra l’adeguamento sismico della Casa Comunale con la valorizzazione dell’area archeologica, destinata a diventare un museo, e la rigenerazione della piazza come spazio urbano aperto, accessibile e connesso.
“Il sito di Santa Restituta, ripercorre la storia dell’isola, si interseca la narrazione della Santa arrivata a Ischia sotto il Monte Sammontano con l’origine antica dell’isola dalla preistoria al periodo greco ellenistico romano paleocristiano. L’intero sito è un perno dell’identità storica e culturale dell’isola. A noi contemporanei spetta oggi proseguire nell’impegno di valorizzazione che rigenera per rafforzare la memoria, l’appartenenza a una grande cultura mediterranea su cui pone le radici l’Europa intera”, ha dichiarato il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, sottolineando come “l’intervento di oggi sia il frutto di un lavoro e un impegno congiunto del Commissario Legnini nella ricostruzione dopo il sisma 2017, della Sovrintendenza quale attore principale nella riqualificazione del sito archeologico, dell’Università di Milano con il suo contributo di ricerca e dell’Agenzia del Demanio come soggetto attuatore degli Interventi di sicurezza sismica e rigenerazione del sito archeologico e della piazza. Una grande collaborazione istituzionale, sullo sfondo il Comune e la Chiesa sono gli attori quotidiani dell’operosità del sito, come ci tramandano i resti della cultura laboriosa che si è sviluppata sull’isola”.
Durante l’evento, il progetto è stato illustrato nei dettagli dal sub commissario Ischia post sisma e frana Gianluca Loffredo, dal vicesindaco di Lacco Ameno Carla Tufano, dal RUP dell’intervento sul compendio di Santa Restituta – Struttura per la Progettazione dell’Agenzia del Demanio Mario D’Amato, dalla docente ordinaria di Metodologie della Ricerca Archeologica presso l’Università degli Studi di Milano Gloria Angela Olcese.
Grazie a questo intervento, Santa Restituta si conferma non solo custode del passato, ma anche protagonista del futuro culturale dell’isola. “Custodiamo il passato, progettiamo il futuro” è infatti il claim della campagna di comunicazione che ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione dei cittadini e dei turisti sul sito archeologico e farli partecipare al cambiamento aggiornandoli anche sullo stato di avanzamento degli interventi. Per ammirare il sito archeologico nel periodo di chiusura è stato creato un virtual tour per un’esperienza immersiva anche con l’uso di visori 3D attualmente disponibili all’info point nella torre comunale.
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Comunicato stampa ufficiale: LINK






Per tutte le altre informazioni: santarestitutaischia.com