Museo di Santa Restituta
La continuità storica tra l’età ellenistica e il periodo cristiano
Il Complesso Archeologico di Lacco Ameno, con una storia che risale ai primi secoli dell’era cristiana, rappresenta un prezioso legame tra il Cristianesimo nascente e le antiche civiltà greco-romane, come testimoniano gli scavi archeologici condotti in loco. Scopriamo insieme le tappe fondamentali che hanno plasmato questo luogo sacro nel corso dei secoli.
Storia
Il Complesso Archeologico ha una continuità storica che ci porta ai tempi dell’antica colonia greca stabilitasi a Lacco Ameno intorno al 780 a.C. Durante l’epoca romana, questo luogo rivestì un ruolo di importanza centrale sull’isola di Ischia, come testimoniano i resti di ville, bagni termali, un tempio dedicato alle divinità, sepolcri di rilievo e ceramiche di pregio. Inoltre, fu una base portuale cruciale per i collegamenti marittimi con Puteoli e Neapolis.
Prima Chiesa
Fin dal III secolo d.C., questo luogo fu il fulcro di un cimitero pagano e cristiano. Qui sono presenti tracce della prima Basilica paleocristiana, del Battistero per immersione, del Cimitero e dei primi segni di Croce. Durante l’invasione vandalica nell’Africa del Nord nel 431, i fuggiaschi che giunsero sull’isola portarono con loro le reliquie di S. Restituta che vennero accolte nella basilica paleocristiana dando origine al suo culto.
Seconda Chiesa
All’inizio del IX secolo, la Basilica paleocristiana fu distrutta durante gli eventi drammatici dello sbarco dei Mauri nell’812. Le reliquie di Santa Restituta furono trasferite nella basilica costantiniana di Napoli nel 845. Verso la fine del Mille, il conte Marino fece costruire sulle rovine della prima basilica un nuovo oratorio, affidando la cura spirituale ai monaci benedettini.
Terza Chiesa
Con l’intensificarsi degli attacchi saraceni lungo le coste, l’oratorio fu ampliato. Il vescovo Bartolomeo Bussolaro nella seconda metà del 1300 costruì un muro difensivo attorno alle proprietà e alle strutture dedicate a Santa Restituta.
Quarta Chiesa
Verso la fine del XVII secolo, il priore p. Andrea Buonocore edificò una chiesa più grande sul lato sinistro, dedicata a S. Maria del Carmine. Questa nuova struttura, di stile tardo barocco, ancora oggi accoglie la venerata immagine della Santa.
Quinta Chiesa
Dopo il terremoto catastrofico del 1883, che colpì l’intera isola, la chiesa di S. Restituta subì danni strutturali. Grazie alla generosità del Cardinale Guglielmo Sanfelice e di Mons. Gennaro Portanova, la chiesa fu restaurata e ampliata. Oggi, emerge come una chiesa lignea incastonata nella struttura muraria del Settecento.
Scavi Archeologici
Dal 1950, con grande impegno e determinazione del parroco di allora, don Pietro Monti, sono stati condotti scavi archeologici che hanno portato alla luce stratificazioni di pavimenti maiolicati, pavimenti romani e sepolture greco-romane, oltre a un cimitero paleocristiano. I lavori di scavo hanno permesso di identificare sia un’area cimiteriale sia un’area “industriale” in cui erano presenti i forni per la cottura della creta.
Conclusioni
Il Complesso Sacro di Lacco Ameno rappresenta una testimonianza viva della ricca storia e della profonda spiritualità che hanno caratterizzato questa regione nel corso dei secoli. Gli scavi archeologici continuano a offrire nuove prospettive e a rivelare antiche meraviglie che arricchiscono il patrimonio culturale di questa comunità.
Oggi il complesso museale di Santa Restituta è chiuso al pubblico per lavori di manutenzione e sicurezza, ma stiamo lavorando per offrire nuovamente a tutti questa eccezionale testimonianza dell’origine della nostra comunità cristiana.
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